Esplorando Derinkuyu: la città sotterranea della Cappadocia

di Tiziana Etna

STARGATE 2.1 – A dicembre ho attraversato la Turchia per recarmi nei luoghi che potevano nutrire la mia ricerca, una ricerca che ovviamente ha nel focus i 22 arcani maggiori dei tarocchi, ma della quale non parlerò ancora, in quanto sto ancora raccogliendo prove a sostegno del mio pensiero che tuttavia prende forma. Mi limito a dire che l’aspetto evolutivo contenuto nelle 22 lame non solo è confermato e rafforzato ma assume un significato quasi letterale che mi porta a chiedermi se non siano un lascito di una qualche civiltà antecedente la nostra, sia autoctona che aliena, contenente i principi della creazione.

Al di là del personale bisogno di vedere, toccare e respirare certi luoghi, purtroppo dopo neanche un mese devastati dai terremoti e dalla scomparsa di cinquemila anime, ho pensato che potesse essere gradita la condivisione dell’esperienza, sapere che la storia studiata a scuola non è corretta per iniziare a cercare la verità, la storia è importante: dice chi siamo, da dove veniamo e perchè siamo come siamo, conoscere la storia può aiutarci a cambiare. Questi siti incredibili non dovrebbero esistere ed esistono e poterli vedere anche attraverso un video può stimolare il ragionamento astratto di tutti.

Delle città sotterranee parlerò in un articolo di prossima uscita redatto per Karmanews, dettagli della ricerca d’interesse generale verranno trattati con l’esattezza di un riscontro a posteriori che in questo video più amatoriale manca, fortunatamente non del tutto, non ho trovato guide italiane sul posto però ho potuto contare sulle informazioni in mio possesso al momento della visita e delle riprese, infatti parlo in modo errato di una città di 9 livelli, quando i livelli sono ben 13. Eccetto questo errore, forse è scarso di dettagli, ma le immagini a volte dicono più di mille parole.

DERINKUYU LA CITTA’ SOTTERRANEA – CAPPADOCIA

Con tanto affetto e stima per il popolo turco e la sua terra meravigliosa

P.S. un grazie speciale alle “orb” che hanno accompagnato la visita

Condividere è conoscere!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *